POCO X3 NFC Recensione: lo smartphone Android più concreto sotto i 300 euro

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recensione POCO X3 NFC Recensione: lo smartphone Android più concreto sotto i 300 euro
Poco X3 Nfc Recensione: Lo Smartphone Android Più Concreto Sotto

Xiaomi porta in Italia POCO X3 NFC, uno smartphone in grado di cambiare la concezione di “dispositivo economico”.

recensione POCO X3 NFC Recensione: lo smartphone Android più concreto sotto i 300 euro

POCO X3 NFC è arrivato sul mercato come un fulmine a ciel sereno, facendo registrare ottimi risultati in termini di vendite in pochi giorni. Si tratta di uno smartphone che mira a fornire agli utenti una soluzione concreta che al contempo non costi troppo. Certo, viene a mancare il supporto al 5G, ma questo POCO X3 NFC strizza l’occhio a coloro che non hanno un budget particolarmente elevato e non hanno la necessità di passare sin da subito al nuovo standard di connettività (vista anche la scarsa copertura in Italia).
Nelle ultime settimane abbiamo avuto modo di testare a dovere la variante da 6/128GB dello smartphone, che fino al 30 settembre 2020 verrà venduta a un prezzo di 249,90 euro su Amazon Italia (poi passerà a 269,90 euro). Esiste anche un modello da 6/64GB, che verrà venduto a 199 euro per 24 ore a partire dalle ore 13:00 del 22 settembre 2020 sul sito ufficiale, poi costerà 229 euro.

Design e unboxing

All’interno della confezione troviamo un cavo USB Type-C, una cover trasparente, la spilla per l’estrazione del vano SIM, la classica manualistica e un caricabatterie da 33W. Peccato solamente per la mancanza di un paio di cuffie, ma visto il prezzo non è un problema, dato che la dotazione è completa e c’è un caricabatterie piuttosto rapido per questa fascia di mercato. Rimanendo in ambito di completezza dell’offerta, sappiamo quanto alcuni utenti cerchino ancora il classico jack audio da 3,5 mm per le cuffie. Non preoccupatevi: POCO X3 NFC presenta quest’ultimo nella parte inferiore, a fianco della porta USB Type-C (manca l’uscita video, ma c’è la funzione OTG), del microfono e dello speaker.
Il carrellino della SIM, che in questo caso supporta due nanoSIM oppure una nanoSIM e una microSD per l’espansione di memoria, fa capolino sul lato sinistro. Sulla destra ci sono, invece, il pulsante di accensione con sensore di impronte integrato (si è rivelato sempre rapido e preciso) e il bilanciere del volume. In alto troviamo il trasmettitore infrarossi e un altro microfono.

Il design anteriore presenta uno schermo con foro per la fotocamera posizionato in alto al centro. Una soluzione che non ci è dispiaciuta, ma avremmo preferito un posizionamento sul lato. In ogni caso, il foro ha dimensioni contenute. Per quanto riguarda i materiali, il frame è in alluminio, mentre il retro di POCO X3 NFC è in plastica (policabornato). La sua solidità costruttiva è buona, anche per via dello spessore del dispositivo.
A tal proposito, le dimensioni dello smartphone sono pari a 165,3 x 76,8 x 9,4 mm, per un peso di 215 grammi. La colorazione che abbiamo avuto modo di provare è la Cobalt Blue, che è in grado di far risaltare come si deve l’iconico logo POCO posto sul retro. Quest’ultimo si “illumina” ma non c’è alcun LED: si tratta semplicemente di un gioco di luci molto gradevole alla vista. Sul mercato è disponibile anche la colorazione Shadow Gray, per chi è alla ricerca di colori più “scuri”. La zona del logo di POCO è anche “zigrinata”, aspetto che rende ancor più raffinato il design.

Rimanendo nella backcover, in alto fa capolino un modulo fotografico con un design ispirato alle camere DSLR che dispone di quattro sensori fotografici e di un flash LED. Si tratta di una soluzione un po’ “atipica”, ma funziona e sicuramente POCO X3 NFC si distingue dalla concorrenza sotto questo punto di vista. Il resto, il grip è buono, lo smartphone non scivola mai troppo, mentre la sporgenza delle fotocamere fa “ballare” un bel po’ il dispositivo quando appoggiato su una superficie piana. Certo, questo si “risolve” con la cover presente direttamente in confezione ed è un problema di poco conto, ma abbiamo sempre preferito quei dispositivi riescono a contenere spessore e sporgenza dei sensori.

Il peso di POCO X3 NFC si fa sentire sin da subito e le dimensioni non sono di certo compatte. Questo potrebbe far storcere il naso a una certa tipologia di utente, ma bisogna dire che si tratta ormai di una direzione verso la quale il mercato si sta muovendo a piedi pari, soprattutto per quanto riguarda questa fascia di prezzo. Insomma, non si tratta esattamente dello smartphone più comodo da utilizzare, ma sono bastati un paio di giorni per abituarci, completando le nostre settimane di prova senza troppi problemi.
Nel caso vi stiate chiedendo quali sono i metodi di sblocco offerti dal dispositivo, dovete sapere che, oltre al succitato sensore di impronte, troviamo anche l’immancabile riconoscimento facciale. Quest’ultimo ha sempre funzionato discretamente, ma qualche volta ha perso delle rilevazioni. Tirando le somme, POCO X3 NFC dispone di un design convincente, nonostante le dimensioni generose.

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Caratteristiche tecniche

Sotto la scocca troviamo un processore octa-core Qualcomm Snapdragon 732G operante alla frequenza massima di 2,3 GHz (2 x 2,3 GHz + 6 x 1,8 GHz), affiancato da una GPU Adreno 618, 6GB di RAM LPDDR4X e 128GB di memoria interna UFS 2.1 (espandibile tramite microSD fino a 256GB). Si tratta di uno dei primi smartphone a montare questo SoC, che è stato annunciato da Qualcomm a fine agosto 2020. Stiamo parlando di un processore che strizza l’occhio al mondo dei videogiocatori, ottimizzando le prestazioni da quel punto di vista.
In ogni caso, non aspettatevi un upgrade enorme rispetto allo Snapdragon 730G, ma è molto interessante il fatto che POCO X3 NFC sia “sul pezzo” a livello hardware se contestualizzato nella fascia media, nonostante il suo prezzo sia più contenuto rispetto alla concorrenza. Non manca anche un motore dedicato alla vibrazione, che offre più di 150 tipologie di feedback.


L’eredità di PocoPhone F1Se seguite il mondo degli smartphone da un po’ di tempo, vi ricorderete sicuramente del primo, storico, PocoPhone F1, uscito nel 2018. Ebbene, in quel caso si puntava alla fascia top di gamma, ma il prezzo era superiore ai 300 euro ed erano altri tempi. Nel 2020 il ruolo di “flagship killer” è infatti destinato a POCO F2 Pro, dispositivo annunciato a maggio 2020 che in Italia ha un prezzo di listino pari a 549,90 euro (in quel caso c’è il supporto al 5G). In ogni caso, se PocoPhone F1 puntava a portare le specifiche di fascia alta nella fascia bassa, questo POCO X3 NFC raccoglie in un certo senso la sua “eredità”, dato che dispone di una scheda tecnica di fascia media ma si colloca, per via del suo prezzo, nella fascia bassa del mercato.

Il sistema di raffreddamento è basato su heatpipe in rame e strati di grafite. Per quanto riguarda lo schermo, c’è un pannello IPS da 6,67 pollici con risoluzione Full HD+ (2400 x 1080 pixel), protezione Gorilla Glass 5, touch sampling rate di 240 Hz e refresh rate di 120 Hz, una rarità considerato il prezzo. Presenti il supporto all’HDR10, ma chiaramente manca l’Always On, in quanto non si tratta di un display AMOLED. Nonostante questo, l’elevata fluidità garantita dal refresh rate aumentato e la buona luminosità, in linea con la fascia di prezzo, ci fanno propendere per una valutazione positiva. Non mancano anche i DRM Widevine L1, che permettono la riproduzione di contenuti in Full HD tramite servizi di streaming come Netflix e Amazon Prime Video. L’unico aspetto che ci ha fatto un po’ storcere il naso è una gestione del contrasto non ottimale che si verifica quando il sensore di luminosità decide di impostare quest’ultima al massimo in ambienti interni.
Si tratta comunque di un inconveniente di poco conto e basta agire manualmente per risolvere tutto. In linea generale, siamo dinanzi a un ottimo display. Lo smartphone arriva con una pellicola pre-applicata, che abbiamo rimosso dopo qualche giorno per testare al meglio la bontà del pannello. C’è il LED di notifica, posto in alto.

Passando al reparto fotografico, fanno capolino una fotocamera anteriore da 20MP (f/2.2) e una quadrupla fotocamera posteriore da 64MP (f/1.89, Sony IMX682) + 13MP (f/2.2, ultra-wide, 119 gradi) + 2MP (f/2.4, per le macro) + 2MP (f/2.4, per la profondità di campo). I quattro sensori posteriori possono registrare video fino a 4K/30fps, mentre anteriormente si arriva a 1080p/30fps. I video sono ben stabilizzati in generale: nessun problema da questo punto di vista.

Le funzionalità dell’applicazione Fotocamera sono quelle che vi aspettate, dalla modalità Pro a quella Ritratto, passando per le modalità Notte, 64M, Time-lapse e Slow-motion (fino a 960fps in 720p), giusto per citarne alcune. Tuttavia, non mancano alcune novità, tra cui una che farà particolarmente felici i videogiocatori: il filtro Cyberpunk.
Sì, avete capito bene: accedendo alla sezione dei filtri, potrete trasformare le luci notturne in neon futuristici, ricreando un ambiente simile a quello che si vedrà in Cyberpunk 2077, kolossal di CD Projekt RED in uscita quest’anno (sì, siamo tutti in hype).

Tornando alle “funzionalità di base”, la quadrupla fotocamera posteriore scatta buone foto, in grado di competere anche con dispositivi di fascia superiore. I colori sono ben bilanciati e la qualità è buona di giorno, mentre di notte il rumore digitale si fa notare in determinati contesti. L’apposita modalità è in grado di risollevare la situazione, ma come potete immaginare non può fare miracoli. Il massimo zoom raggiungibile è 10x, ma meglio non andare oltre al 2x, che è infatti anche il massimo raggiungibile tramite “scorciatoia”.

Si tratta di un comparto fotografico interessante, non al top, ma che dispone di tutto ciò che l’utente medio cerca in uno smartphone che costa meno di 300 euro. Se volete comprendere meglio la qualità dei sensori, trovate delle foto non compresse nella nostra cartella Drive dedicata a POCO X3 NFC.

Sicuramente qualcuno di voi si starà chiedendo quanto il refresh rate elevato influisca in termini di autonomia. In realtà, la batteria da 5160 mAh è in grado di portare sempre a fine giornata anche mantenendo i 120 Hz attivi. C’è inoltre una funzionalità chiamata DynamicSwitch, che gestisce il refresh rate in automatico a seconda dell’uso dello smartphone da parte dell’utente. Tuttavia, nelle impostazioni non c’è uno step “intermedio”, dato che si può scegliere tra 60 Hz e 120 Hz (non c’è l’opzione per i 90 Hz).
In ogni caso, l’autonomia è ottima, visto che si possono raggiungere anche i due giorni interi impostando i 60 Hz. Da non sottovalutare inoltre il caricabatterie da 33W, che permette di ottenere ore di utilizzo a fronte di pochi minuti di collegamento a una fonte di alimentazione. Una ricarica completa, invece, richiede circa un’ora.

Non manca inoltre la certificazione IP65 per gli spruzzi d’acqua. Anche il reparto connettività è piuttosto completo, dato che include 4G LTE, Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac, NFC e Bluetooth 5.1. Ottimo il comparto audio, che è stereo, una rarità per questa fascia di prezzo, e dispone di un buon volume massimo (i nostri test hanno fatto segnare 77,9 dBA). Tra l’altro, c’è una funzionalità chiamata Dust blaster, che emette in automatico un’onda sonora in grado di rimuovere la polvere dalla zona antistante lo speaker.

Software

Il sistema operativo è Android 10 con MIUI 12.0.2 e patch di sicurezza aggiornate ad agosto 2020, al momento in cui scriviamo. La personalizzazione di Xiaomi la conosciamo bene: sono disponibili miriadi di funzionalità e l’interfaccia grafica è pulita. Nonostante questo, è bene sottolineare che in questo caso abbiamo una personalizzazione ulteriore, visto che è presente il POCO Launcher 2.0.
Tra le principali differenze con gli altri dispositivi dell’azienda cinese, troviamo un drawer delle app ridisegnato con una suddivisione delle applicazioni in categorie e per colori. Non mancano inoltre tutte le funzionalità che l’utente si aspetta, compresa la Dark Mode che si estende anche alle applicazioni di terze parti.

Appena si attiva la modalità Scura viene abilitata di default anche la funzionalità per i software di terze parti. Questo può risultare utile su Facebook, ma in alcune applicazioni potrebbe causare problemi con l’interfaccia grafica. In ogni caso, è possibile scegliere in quali app abilitare questa possibilità, quindi non c’è problema.
La MIUI 12 è molto completa e il sistema gira in modo fluido, grazie anche all’elevato refresh rate. C’è da dire che qualche sporadico lag qua e là non manca, ma non è nulla di trascendentale. Da segnalare la presenza di pubblicità, nonché di qualche applicazione di dubbia utilità, come il gioco Crazy Juicer. In ogni caso, queste app si possono disinstallare e gli ads compaiono solamente in poche schermate.

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Prestazioni e benchmark

POCO X3 NFC è in tutto e per tutto uno smartphone di fascia media a livello prestazionale, nonostante il suo prezzo sia più basso rispetto a molti altri modelli della concorrenza. Infatti, la presenza di un SoC Snapdragon 732G si fa sentire in positivo.
Per fornirvi dei dati concreti, POCO X3 NFC ha raggiunto un totale di 282072 punti su AnTuTu Benchmark. Su Geekbench, invece, ha fatto registrare 568 punti in single-core e 1691 punti in multi-core. Numeri piuttosto positivi per uno smartphone che costa meno di 300 euro.
Per farvi comprendere meglio il contesto, prendiamo in esame un dispositivo molto apprezzato in questa fascia: Samsung Galaxy M31. Durante i nostri test, quest’ultimo si è fermato a 188266 punti su AnTuTu.
Gli unici dispositivi in grado di dare un po’ di filo da torcere a POCO X3 NFC sono Realme 6, che raggiunge i 290000 punti, e Xiaomi Mi 10 Lite 5G, che è sceso molto di prezzo e durante la nostra prova ha fatto segnare 320545 punti su AnTuTu. Insomma, siamo a livelli ottimi in termini di prestazioni.

Gaming

Come accennato in precedenza, POCO X3 NFC è uno smartphone che strizza l’occhio agli appassionati del mondo del mobile gaming. Abbiamo deciso di testare il dispositivo principalmente con Call of Duty Mobile, ARK: Survival Evolved e Fortnite.
Prima di entrare nel dettaglio delle performance ludiche del prodotto, è bene tuttavia soffermarsi un momento sulla funzionalità Game Turbo 3.0. Infatti, quest’ultima, attivabile mediante uno swipe durante la fase di gioco, permette l’apertura in Picture in picture di applicazioni come WhatsApp e Facebook, nonché l’ottimizzazione delle prestazioni e la visualizzazione di statistiche legate agli fps e all’uso di CPU e GPU. Inoltre, c’è anche una funzionalità che permette di cambiare la propria voce per “distrarre” gli avversari. Non manca anche Turbo videogiochi, che fa da hub per i titoli installati.

Call of Duty Mobile gira senza alcun tipo di problema con dettagli e FPS impostati su “Molto Alto”. Non si può salire a “Max” come su alcuni dispositivi più prestanti, ma si tratta comunque di un ottimo risultato. Arrivando ad ARK: Survival Evolved, il gioco gira bene anche a “Medio”, mentre ad “Alto” si iniziano a notare dei cali di frame rate. Tuttavia, stiamo parlando di un titolo particolarmente esoso di risorse, in grado di dare del filo da torcere anche a smartphone ben più costosi, quindi si tratta quasi di un “miracolo”.
Infine, per quanto riguarda Fortnite, si riesce a giocare come si deve con preset “Medio” e 30 fps. Tra l’altro, durante l’evento di presentazione internazionale è stato annunciato che il dispositivo è compatibile con le ventole esterne Black Shark FunCooler Pro e Black Shark FunCooler. Non abbiamo avuto modo di testare questi accessori, ma abbiamo notato che essi sono in vendita anche su Amazon Italia. Insomma, POCO X3 NFC è uno smartphone che può garantire buone soddisfazioni anche per quanto riguarda il gaming.

POCO X3 NFC
POCO X3 NFC è un punto di riferimento. Si tratta di quel modello che cambia il mercato e richiede agli altri brand di stare al suo passo. A un prezzo di partenza di 199 euro (249 euro per la variante con 128GB di memoria), si può portare a casa uno smartphone completo sotto ogni punto di vista. Infatti, tralasciando l’assenza del 5G, che però ha ancora scarsa copertura in Italia, non manca davvero nulla: un buon schermo con refresh rate di 120 Hz, prestazioni superiori alla media della fascia di prezzo, un comparto fotografico che non delude le aspettative, un’ottima autonomia, un completo reparto connettività (non mancano NFC, USB Type-C e jack audio per le cuffie), un design che si differenzia dalla concorrenza e una ricarica rapida a 33W (con caricabatterie incluso in confezione). Certo il peso non è dei più contenuti, la sporgenza delle fotocamere è un po’ troppo elevata per i nostri gusti e c’è qualche lag qua e là, ma capite bene che il rapporto qualità/prezzo c’è tutto. L’unico modello che può seriamente mettere i bastoni tra le ruote a questo POCO X3 NFC è Xiaomi Mi 10 Lite 5G, che sta scendendo rapidamente di prezzo.