Limbic Entertainment e Bandai Namco ci portano a scoprire un divertente gestionale sulle orme di RollerCoaster Tycoon e Planet Coaster.
La ricetta di Park Beyond, il nuovo gestionale a tema parchi divertimenti di Limbic Entertainment e Bandai Namco, è tanto semplice quanto gustosa: prevede una serie di ingredienti stuzzicanti che già in passato hanno fatto la fortuna di titoli appartenenti a questo peculiare genere, ma anche una spolverata di follia e originalità che potrebbe renderlo ancora più appetibile per gli appassionati.
Si tratta, come si può intuire dal titolo, di un gioco che vi permetterà di fondare il vostro personalissimo luna park, costruendo le attrazioni, gestendo il personale, amministrando le finanze e, addirittura, progettando montagne russe sempre più spericolate, che sfidano le leggi della fisica con l’unico obiettivo di attirare quanta più gente possibile e regalare loro l’esperienza più spassosa della vita. Coloratissima e caratterizzata dal giusto senso dell’umorismo, l’atmosfera assolutamente scanzonata e spensierata che permea la nuova produzione di Bandai Namco rende la progressione davvero piacevole da sperimentare.
Lo sviluppatore, già noto per il suo lavoro su Tropico 6 (per approfondire ecco la nostra recensione di Tropico 6) e su alcuni episodi della saga di Might & Magic, ha dunque attinto a piene mani dalla tradizione di alcuni autentici pilastri del passato come il leggendario RollerCoaster Tycoon di Chris Sawyer o il più recente e validissimo Planet Coaster di Aspyr, reinterpretandone i canoni distintivi nell’ottica di proporre una propria visione di questa particolare categoria videoludica. Sarà andato tutto per il verso giusto?
Il parco di divertimenti più avanzato del mondo
Il menu principale di Park Beyond mette subito in risalto le due anime che costituiscono il pacchetto confezionato da Limbic: la Campagna e la Modalità Libera. La prima ci mette nei panni di un cosiddetto Visionario, un esperto di parchi divertimenti dalla fervida immaginazione, incaricato dalla multinazionale CloudStormer di risollevare le sorti di diverse strutture decadenti sparse per tutto il mondo.
Il nostro compito, ovviamente, è quello di ammodernare i luna park che ci vengono sottoposti nelle varie missioni che compongono la storia, rispettando obiettivi mensili via via più complessi e tentando di costruire attrazioni fuori di testa, con un occhio sempre attento a far quadrare i bilanci per non rischiare di finire in bancarotta. Qui conosciamo per la prima volta i personaggi che ci accompagneranno nel corso di tutta l’avventura: la strampalata Blaize che ci insegnerà i fondamenti del gioco; l’esilarante inventore Phil con le sue rotelle evidentemente fuori posto; l’austera Izzy, sovrintendente di CloudStormer che ‘amministrerà il patrimonio dell’azienda fino all’ultimo centesimo’ e tanti altri. È un cast tutto sommato abbastanza simpatico e variopinto che, al netto di una caratterizzazione alquanto superficiale, minata soprattutto da una direzione artistica tutt’altro che memorabile, risulta sufficientemente gradevole da immergerci in fretta nel ruolo che dovremo ricoprire all’interno della compagnia. Prima di ciascuna missione, infatti, ci troveremo in loro compagnia nella sala briefing di CloudStormer che ci presenterà i nostri obiettivi e ci chiederà, tramite un basilare sistema di dialoghi multipli, quale strada tenteremo di intraprendere per portarli a termine nel minor tempo possibile.
Potremo decidere su quale tipo di clientela concentrare i nostri sforzi, scegliere il tema dei nostri parchi nel tentativo di attirare un pubblico più variegato, stabilire se preferiamo adottare una strategia basata sulle attrazioni tradizionali oppure creare manualmente i nostri bizzarri e azzardati ottovolanti.
Sì, manualmente, perché Park Beyond include un approfondito editor di montagne russe che vi consentirà di realizzare letteralmente qualunque idea folle vi venga in mente: a patto di rispettare una serie di parametri legati alla velocità dei vagoni in salita, alla forza di gravità e alle giuste angolazioni delle curve che devono consentire un viaggio agevole ai passeggeri, potrete dotare i tracciati delle vostre giostre di una pletora di variabili differenti.
Si va da rampe utili a superare gran parte degli ostacoli dello scenario a cannoni in grado di proiettare il treno a velocità sconsiderate verso la prossima porzione di binari, passando per una serie di modifiche strutturali che vi consentiranno di dare libero sfogo alla vostra creatività. Potrete giocare sui freni in modo da gestire l’andamento degli utenti in punti focali del tracciato, impostare il numero di giri per massimizzare la felicità degli acquirenti o applicare decine di altre idee che renderanno le vostre personalissime montagne russe la punta di diamante del parco divertimenti dei vostri sogni.
Si tratta, senza ombra di dubbio, di uno degli elementi di maggior successo dell’intero impianto ludico imbastito dallo studio tedesco, che non solo ha implementato correttamente questa dinamica di gameplay nell’economia del gioco, ma è riuscito anche a dotarla di uno schema di comandi piuttosto intuitivo, ben illustrato da un completo tutorial posto all’inizio della campagna. Già dopo pochi minuti, infatti, ci siamo trovati a nostro agio nell’ideare ed edificare “rollercoaster” sempre più articolati, grazie anche a un’interfaccia utente molto chiara che permette al giocatore di tenere sempre sotto controllo le criticità della propria costruzione, così da risolverle velocemente prima di aprirla al pubblico.
A ben vedere, in effetti, tutta la modalità Storia di Park Beyond non è altro che un pretesto per spiegare passo dopo passo nel dettaglio tutte le svariate meccaniche e i sistemi di gameplay progettati da Limbic Entertainment prima di lanciarci, naturalmente, nella Modalità Libera che rappresenta il cuore pulsante del prodotto.
Una volta qui era tutta campagna
La Modalità Libera, come suggerisce il nome, vi darà pieno controllo sul vostro parco giochi, partendo da una distesa di suolo assolutamente priva di qualsiasi intervento umano.
Prima di avviare una nuova partita potrete impostare il vostro budget iniziale, stabilire gli obiettivi da raggiungere in un determinato periodo di tempo e regolare una serie di altre statistiche come la difficoltà e il grado di deterioramento delle strutture per avere un’esperienza adeguata alle vostre esigenze.
Una volta conclusi i preparativi, sarà il momento di iniziare a erigere il nostro parco a tema. Come dicevamo, per iniziare, avrete a disposizione un appezzamento di terreno in cui iniziare a costruire strade, negozi e attrazioni per provare ad catalizzare l’attenzione dei visitatori.
Sarà fondamentale decidere fin da subito a quale fetta di popolazione indirizzare i nostri sforzi tra bambini, adolescenti o famiglie, perché le attività che proporremo nella nostra struttura dovranno essere studiate appositamente per fare colpo su un determinato gruppo di utenti. Non è detto, infatti, che una giostra venga apprezzata trasversalmente da tutti gli avventori né che il tema da noi scelto sia altrettanto popolare, perciò sarà necessario ponderare oculatamente ognuna delle mosse che effettueremo per mantenere il bilancio sempre in positivo. Ciascuna delle attrazioni, dal canto suo, possiede peculiari parametri di Redditività, Stupore e Divertimento che dovrete sempre calcolare per variegare quanto più possibile l’esperienza dei presenti senza rinunciare a un rientro economico costante, che potrebbe fare la differenza tra un piano finanziario sostenibile e il più completo fallimento. Anche il posizionamento degli edifici nella mappa assume un valore notevole: organizzare con precisione delle zone ristoro, fornire un facile accesso alle code delle nostre attività, aggiungere panchine per fare riposare i clienti e aprire negozi interessanti per le fasce di popolazione che desideriamo attirare sarà di vitale importanza per garantire un futuro florido al nostro luna park.
Come se non bastasse, sarà nostro compito quello di gestire lo staff per coprire tutte le mansioni richieste da un complesso di questo tipo. Dovremo assumere meccanici che si occupino della manutenzione delle giostre per evitare di vederle cadere in pezzi dopo poche settimane; inservienti che assicurino sempre un alto grado di pulizia degli ambienti; paramedici che possano curare eventuali accessi di nausea e animatori che, semplicemente, rendano indimenticabili le giornate presso il nostro parco.
Tutte queste maestranze devono essere retribuite con regolarità, per cui sarà molto importante trovare un equilibrio tra le necessità della nostra struttura e il salario dei nostri dipendenti, in modo da mantenere elevato il loro gradiente di felicità e di efficienza.
È un compito ben più complesso di quanto possa sembrare: gestire correttamente le finanze, far quadrare i bilanci tra entrate e uscite mensili e, allo stesso tempo, sostenere l’espansione costante del nostro theme park sia in termini di assortimento che di ampiezza. Sì, perché una volta accumulati abbastanza fondi sarà anche possibile acquistare nuovi terreni per ingrandire il luna park, cosa che comporterà ulteriori costi di manutenzione oltre che potenziali nuovi guadagni.
La sua formula gestionale di Park Beyond punta molto sulla necessità persistente di amministrare con parsimonia le finanze a nostra disposizione: bastano davvero pochissime scelte scellerate per andare in rosso e trovarsi costretti a chiedere onerosi prestiti che finiranno per gonfiare a dismisura le nostre uscite mensili e condurci rapidamente alla bancarotta. In cima alla lista delle priorità c’è l’incremento del livello di ricerca, sempre ben visibile nella parte superiore della schermata. Tutti i nostri sforzi contribuiranno a progredire tra i gradi: impressionare la platea con giostre all’ultimo grido, mantenere alto il morale dello staff, ottenere standard di pulizia elevati e tanto altro. Salendo di livello sarà possibile sbloccare nuovi moduli che potrebbero impreziosire il nostro parco che vanno dai bancomat, utili a trattenere la folla all’interno dell’impianto per un lasso di tempo maggiore, a nuove mirabolanti attrazioni passando per ristoranti di lusso, negozi di souvenir e anche nuovi pezzi di scenografia per migliorare l’estetica del parco.
Insomma, si tratta del metodo migliore per garantire al pubblico un’esperienza sempre fresca e imprevedibile che possa rimpolpare le casse della compagnia in modo regolare. Esiste poi un’altra meccanica inedita introdotta per l’occasione da Park Beyond, un metodo singolare per ottenere un boost repentino delle prestazioni della nostra azienda: l’Impossibiliazione.
Questo termine, difficile da pronunciare, nasconde uno degli elementi più importanti per la crescita della nostra attività, uno strumento che andrà utilizzato di frequente per migliorare l’andamento di attrazioni, staff e negozi. Man mano che gli avventori esprimeranno felicità nei nostri confronti, infatti, vedremo riempirsi un piccolo indicatore in alto a sinistra nella schermata che si tradurrà in punti Impossibiliazione.
Questi ultimi possono ad esempio essere spesi per aggiornare le giostre, ma prestate attenzione: le vedremo evolversi in modi estremamente stravaganti portando a un rapido aumento della loro popolarità e a conseguenti flussi di denaro superiori nelle nostre casse ma, allo stesso tempo, richiederanno più attenzione da parte dei meccanici per evitare malfunzionamenti.
Discorso analogo per dipendenti e punti vendita, che possono essere Impossibiliati in qualunque momento con il conseguente aumento del loro impatto sulle nostre finanze. Tirando le somme, l’impianto ludico imbastito dal team tedesco funziona bene, diverte e saprà tenervi impegnati per un quantitativo di ore notevole se siete estimatori di questa peculiare formula videoludica. C’è qualche novità intrigante come la meccanica relativa all’Impossibiliazione o alla costruzione manuale delle montagne russe, ma va comunque detto che stiamo parlando di aggiunte davvero di poco conto rispetto all’equazione generale, che rimane effettivamente molto ancorata alla tradizione senza volerne scuotere le fondamenta.
Il comparto tecnico
La veste grafica di Park Beyond è probabilmente l’aspetto che meno ci ha convinto dell’intera produzione. Pur essendo stato sviluppato sulla base del sempreverde Unreal Engine, che tante soddisfazioni ci ha regalato in passato, il gestionale di Limbic soffre di modelli poligonali non sempre all’altezza delle aspettative nonché di un’ottimizzazione un po’ claudicante che si traduce in tempi di caricamento biblici a dispetto dell’installazione su SSD piuttosto scattanti.
La direzione artistica, come vi anticipavamo, è un altro sensibile tallone d’Achille: al netto di una palette cromatica fatta di gradevoli tinte splendenti e vibranti, i personaggi non sono stati graziati dal carisma che speravamo di trovare in un titolo che fa di atmosfere così leggere e divertenti uno dei suoi cavalli di battaglia.
Intendiamoci, siamo comunque di fronte a una buona resa generale, ma purtroppo priva di quel quid in più che avrebbe potuto elevare Park Beyond al di sopra dei suoi illustri predecessori.
Ottimo invece il comparto sonoro che può vantare un eccellente doppiaggio in italiano, sempre ben recitato e adatto a ogni situazione, nonché una selezione di brani originali che vi ritroverete a canticchiare di frequente durante la vostra esperienza col gioco. Tutto considerato, Park Beyond è un’esperienza che ci sentiamo di consigliarvi se siete amanti dei gestionali basati sui parchi tematici, sebbene la proposta modellata da Limbic mostri margini di miglioramento piuttosto significativi.
Park BeyondVersione Analizzata PCTutto considerato, Park Beyond è un’esperienza che ci sentiamo di consigliarvi se siete amanti dei gestionali basati sui parchi tematici. Se, come noi, siete stati amanti di RollerCoaster Tycoon e di tutti i successivi eredi di quella formula vincente, la nuova opera di Limbic Entertainment e Bandai Namco potrebbe rapirvi per decine e decine di ore, pur non alterando in maniera consistente i canoni più rodati del genere e al netto di una evidente incertezza sul versante tecnico e artistico.