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Honkai Star Rail gratis Recensione: una nuova hit stile Genshin Impact?

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Honkai Star Rail gratis Recensione: una nuova hit stile Genshin Impact?
honkai star rail gratis recensione: una nuova hit stile genshin

Abbiamo trascorso decine di ore su Honkai Star Rail, gioco gratis dagli autori di genshin Impact, uno dei giochi di maggior successo degli ultimi anni.

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Dopo aver riscosso un successo senza precedenti con Genshin Impact, che su dispositivi mobile è riuscito a superare persino gli incassi di Fortnite nel primo anno di vita, Hoyoverse torna alla carica con un’altra produzione che possiede molti punti di contatto con il colorato free to play, malgrado il gameplay e la struttura di gioco siano profondamente differenti. Stiamo ovviamente parlando di Honkai Star Rail, l’RPG con combattimenti a turni ambientato nello stesso universo di Honkai Impact 3d. Per chi non lo sapesse si tratta del progetto che ha preceduto Genshin e che in Oriente è ancora oggi molto popolare. Mossi da profonda curiosità, siamo immediatamente saliti a bordo di questo treno spaziale e non ne siamo scesi fino alla fermata dell’endgame: questo è il resoconto del nostro viaggio.

A caccia dello Stellaron

L’incipit dell’avventura spaziale di Honkai Star Rail non brilla certo per originalità, ma è comunque piuttosto funzionale. Al centro dell’intreccio troviamo il Trailblazer (disponibile sia in versione maschile che femminile), un personaggio misterioso che si sveglia senza ricordi all’interno di una stazione spaziale invasa da pericolose creature, le quali vengono però sopraffatte sia grazie alle innate doti di combattimento del giovane sia all’aiuto di alcuni guerrieri che ci prendono immediatamente in simpatia.

Grazie alla sinergia nata con i comprimari, si viene a formare una sorta di equipaggio interstellare che viaggia per lo spazio con una nave dalla forma simile a quella di un treno (da qui il titolo del gioco): l’obiettivo è quello di raccogliere informazioni su un’entità malvagia di nome Stellaron, la cui ricerca ci porterà in giro per vari pianeti.

Uno degli aspetti che più abbiamo apprezzato di Honkai Star Rail è la presenza di temi più maturi e complessi rispetto al più fiabesco Genshin Impact. È bene specificare che, al netto di atmosfere maggiormente seriose, l’opera resta del tutto fruibile anche a un pubblico piuttosto giovane. Come da tradizione della software house, in Honkai Star Rail si chiacchiera tantissimo e la storia non eccelle in nessun aspetto, tuttavia risulta notevolissima la cura con cui sono realizzati tutti i personaggi principali (a proposito, ecco i migliori personaggi di Honkai Star Rail), a prescindere dal loro encomiabile character design. Ciascuno dei guerrieri dello spazio ha una forte personalità ed è quasi impossibile che nel corso della main quest non si incontri almeno un personaggio al quale affezionarsi. Il tratto distintivo di Hoyoverse è proprio questo e la cura maniacale con cui vengono ‘forgiati’ i protagonisti delle storie dà anche in tale contesto i suoi frutti.

Caratterizzazione degli eroi a parte, occorre fare una precisazione: per quanto longeva, la main quest non è per nulla auto-conclusiva e probabilmente ci vorrà del tempo affinché il cerchio si chiuda. Proprio come in Genshin Impact, il gioco è pensato per durare anni, quindi nuovi capitoli della trama principale verranno pubblicati a cadenza regolare. Dopotutto il modo in cui è impostato Honkai Star Rail si presta perfettamente ad espansioni della storia, sia sotto il profilo narrativo che ludico.

L’ultima fatica di Hoyoverse non è un open world e tutto si svolge in mappe ben delimitate senza che vi sia la possibilità di saltare o arrampicarsi in giro. Questo fa sì che l’aggiunta di nuovi pianeti da esplorare per la nostra ciurma spaziale non sia così impegnativo per il team di sviluppo ed è molto probabile che vedremo location inedite con maggiore frequenza tra un update e l’altro. A tal proposito, gli sviluppatori hanno già confermato una cadenza delle patch identica a quelle di Genshin Impact, tutte precedute da una diretta streaming dedicata al reveal dei contenuti.

Azione a turni

Ora che è chiara la struttura del mondo di gioco, possiamo approfondire l’elemento più importante del gameplay: il combat system. Honkai Star Rail fa degli scontri a turni il suo cuore pulsante e, nostro avviso, centra pienamente il bersaglio. Quando si passa all’azione, al giocatore spetta la decisione di eseguire una di tre mosse disponibili per ogni personaggio (il party è composto da 4 eroi): l’attacco standard, l’abilità speciale e la Ultimate.

Tutto ruota intorno all’esecuzione di queste tre azioni, ognuna delle quali gode di caratteristiche uniche: ad esempio, le tecniche speciali consumano una particolare risorsa che si può rigenerare solo tramite gli attacchi standard. Oltre ad essere veloce, il combat system di Honkai Star Rail si basa su un concetto di turno piuttosto particolare, poiché l’ordine delle azioni può essere cambiato in svariati modi ed esistono abilità che consentono di guadagnare turni extra o impedire al nemico di fare la sua mossa. La stessa Ultimate scavalca qualsiasi altra azione, inclusa quella avversaria, aprendo a strategie di vario tipo per tener fermo un bersaglio o sfruttare eventuali bonus per gli attacchi consecutivi.

Ovviamente i personaggi non si distinguono fra loro solo per aspetto e statistiche, ma anche per ruolo ed elemento d’appartenenza.

A meno che non si stia lottando con un bersaglio di infimo livello, lo scontro si decide in base all’abilità del giocatore di sfruttare la Weakness Break, una meccanica molto intuitiva: ogni nemico ha uno scudo elementale vulnerabile quasi sempre ad almeno tre elementi e solo determinati attacchi possono abbattere questa protezione. Una volta distrutto lo scudo, si apre una finestra di tempo – solitamente della durata di un paio di turni – durante la quale le resistenze del bersaglio si abbassano ed è possibile infliggere più danni. Questo non significa che i personaggi che colpiscono un nemico con un elemento al quale non è vulnerabile non riescano a scalfirlo, ma le loro mosse risultano meno efficaci e non hanno il minimo impatto sullo scudo. È facile intuire quindi che comporre con attenzione la squadra per sfruttare le debolezze avversarie, senza contare quanto sia soddisfacente abbattere le difese ostili e poi accanirsi con tutte le proprie forze sul bersaglio ormai sfiancato.

Sebbene i combattimenti a turni siano un momento decisivo, è bene precisare che una piccola parte della battaglia si gioca nell’overworld. Vi abbiamo parlato delle tre mosse che caratterizzano ogni personaggio, ma gli sviluppatori hanno pensato bene di dotare ognuno degli eroi anche di un’animazione d’attacco e di una Technique, ovvero una mossa speciale utilizzabile nelle fasi di esplorazione e caratterizzata da un effetto unico. Alcuni possono curare gli alleati, altri attivare un buff e altri ancora colpire violentemente il nemico che vaga per l’area, così da dare il via al combattimento con un sempre apprezzato Weakness Break.

Girovagare per le piccole mappe non significa solo andare a caccia di nemici, ma anche dedicarsi all’esplorazione. Malgrado l’assenza di un open world, Honkai Star Rail non rinuncia ad aree che nascondono segreti, bivi che conducono a mini-boss e semplici puzzle. L’unico problema in tal senso riguarda la rigiocabilità, poiché con un’impostazione simile il gioco non dà stimoli a ritornare nelle aree già visitate, anche perché il farming è tutto legato ad attività slegate dall’esplorazione.

Endgame e farming

Ma cosa si fa in Honkai Star Rail dopo aver completato la quest principale? La risposta è molto semplice: si ripetono più e più volte le attività endgame per potenziare sempre di più i personaggi e trovare artefatti (qui chiamati Relic) le cui statistiche possano rendere quanto più forti possibile gli eroi.

In questo, il gioco Hoyoverse è pressoché identico a Genshin Impact, visto che tutto ruota intorno ad un sistema di energia che garantisce l’accesso a una miriade di scontri: completandoli, il giocatore riceve in premio materiali di alto livello e altri pezzi d’equipaggiamento con statistiche casuali.

Esistono anche due modalità endgame che ci hanno convinto per via della loro complessità e differenziazione. La prima prende il nome di Simulated Universe e consiste in dungeon con elementi roguelite, visto che lungo il percorso potremo accumulare potenziamenti temporanei fino a giungere allo scontro col boss finale, che ci fornirà anche l’esperienza per acquistare power-up permanenti per le run successive. L’altra modalità è invece più affine all’Abisso a Spirale e si chiama Forgotten Hall: qui siamo di fronte a scontri duri e puri in cui serve essere veloci e letali per sopraffare l’avversario in pochissimi turni, così da ottenere la valutazione massima in ogni stage. Entrambe le attività ci stanno divertendo parecchio ed è stimolante ripeterle al fine di cercare una combinazione di personaggi o di equipaggiamento che permetta di superarle, anche quando il nemico è leggermente più forte dei membri del party.

A prescindere dalla modalità, Honkai Star Rail implementa anche alcune opzioni che rendono il farming molto più leggero. Qualsiasi scontro – con poche eccezioni nella storia – permette l’attivazione sia dell’auto-battle che del 2x: in sostanza, è possibile affrontare ogni battaglia col combattimento automatico e la velocità doppia. Si tratta di un’opzione utilissima per chi ha bisogno di risorse e non vuole trascorrere troppo tempo a ripetere duelli molto simili fra loro: è quindi sufficiente premere un tasto e lasciare alla CPU il compito di massacrare orde di nemici.

Altra semplificazione che abbiamo trovato azzeccata riguarda le missioni giornaliere, visto che non ci troviamo più di fronte alle classiche quest noiose da portare a termine ogni giorno. Hoyoverse ha sostituito tale sistema con qualcosa di più moderno e già visto in altre produzioni free to play: per ottenere le ricompense giornaliere dovremo completare semplici obiettivi e quasi sempre bastano pochissimi minuti per soddisfare ogni richiesta. Dobbiamo inoltre segnalare la totale assenza di modalità di gioco online e l’unica funzionalità di questo tipo consiste nella possibilità di utilizzare in alcune attività endgame di minore importanza un personaggio facente parte del party di un amico.

HSR è un pay to win?

È giunto ora il momento di parlare delle microtransazioni di Honkai Star Rail, un argomento che spesso scatena polemiche superflue. Innanzitutto è bene precisare che il titolo Hoyoverse è un gacha game proprio come Genshin Impact e, esattamente come nell’action RPG open world,gli acquisti in app sono del tutto superflui.

Checché se ne dica, il titolo può essere giocato dall’inizio alla fine senza spendere un centesimo e avanzando con gli eroi regalati nel corso della storia e quelli ottenuti dalle ricompense distribuite giornalmente. Spendere centinaia di euro per avere tutti i personaggi è solo un plus, poiché è già stato ampiamente dimostrato che i team con soli 4 Stelle possono serenamente tenere a bada i nemici di ogni modalità endgame, ovviamente dopo un’attenta fase di costruzione della build. Se vogliamo dirla tutta, il fatto che le armi siano oggetti non visibili ma solo pezzi d’equipaggiamento come altri fa sì che vi sia molta meno motivazione nell’investire le risorse (che siano esse gratis o a pagamento). Tramite i crediti accumulati nell’endgame è inoltre possibile sbloccare in maniera del tutto gratuita alcune armi 5 Stelle, così da avere a disposizione ancora più strumenti con cui affrontare i vari nemici e boss.

Insomma, è impossibile lamentarsi della monetizzazione del gioco Hoyoverse, che riesce a distinguersi dalla massa di free to play single player in cui bastano poche ore di gioco per bloccarsi di fronte a fastidiosissimi paywall.

Lo stile anime colpisce ancora

Sul fronte tecnico, Honkai Star Rail non fa particolari balzi in avanti rispetto alle altre produzioni Hoyoverse e propone un comparto grafico molto simile a quello visto in Genshin Impact, con uno stile fortemente ispirato a quello degli anime. Ad accompagnare fondali dettagliati ma senza una cura estrema per i più piccoli particolari ed NPC abbastanza anonimi, troviamo invece i personaggi principali che spiccano rispetto a tutto il resto.

Anche le animazioni delle varie tecniche dei personaggi sono uno spettacolo e, sebbene alcune siano decisamente esagerate, è un piacere ammirarle in combattimento. Dopotutto i personaggi sono la principale fonte di guadagni per il team di sviluppo ed è fondamentale che ognuno di essi sproni il giocatore ad aggiungerlo alla collezione. Per quello che riguarda invece i nemici, ci troviamo di fronte ad un bestiario abbastanza vario ma senza picchi di originalità sul fronte estetico. Tra creature robotiche e cavalieri in armatura pesante, i vari nemici sono privi di particolare carisma ad eccezione di un paio di boss.

Parlando invece di ottimizzazione, il gioco gira molto bene sia su dispositivi mobile che su PC, dove soffre di qualche episodio di stuttering proprio come gli altri prodotti della software house.

Honkai Star Rail risulta perfettamente giocabile su cellulare, complice anche la natura a turni che consente di godersi l’avventura in mobilità senza particolare fretta di agire o la necessità di districarsi fra numerosi input. Va inoltre segnalata la presenza del passaggio fluido da controller a mouse e tastiera su PC, senza la necessità di dover passare per il menu delle opzioni ogni volta che si vuole modificare il sistema di controllo.

L’ultimo appunto va fatto alla mancanza del supporto alla lingua italiana che, con tutta probabilità, è una carenza che verrà colmata nel tempo se la community si mostrerà interessata al progetto. In ogni caso è innegabile che l’impossibilità di giocare Honkai Star Rail in italiano possa essere limitante per qualcuno, soprattutto per via della complessità generale del prodotto lievemente più alta rispetto a quella di Genshin Impact.

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